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Turismo e social network: come i media trasformano i viaggi

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Sono certo che chiunque della generazione dei millennials, almeno una volta nella vita, abbia taggato sui propri canali social un posto lontano, magari sconosciuto, un luogo che a sua volta qualcun altro aveva già “menzionato”. Ebbene, ti sei mai chiesto che ripercussioni può avere un gesto apparentemente così semplice? Cosa comporta scoprire un luogo e mostrarlo sui social media?

Questa è solo una piccolissima parte di quello che oggi chiamiamo social effects, ovvero l’effetto tra turismo e social network.

Social network e turismo

Da quando sono nati i social media, il nostro modo di comunicare è completamente cambiato. Molti settori, compreso quello del turismo, hanno dovuto modificare il loro approccio. Basti pensare che fino a qualche anno fa, per scegliere una meta per le vacanze, l’unico modo era recarsi in agenzia. A differenza di oggi, dove con una semplice “scrollata” è possibile visualizzare l’ennesimo influencer che tagga la spiaggia perfetta.

I social media sono diventati una piattaforma fondamentale per la promozione delle destinazioni turistiche. Non solo i privati, ma anche i grandi enti, hotel e operatori del settore, utilizzano i social media come Instagram, Facebook e TikTok per condividere immagini, video e racconti che mettono in evidenza un determinato luogo. Questi contenuti, il più delle volte, ci ispirano a scegliere “destinazioni sponsorizzate”, spesso con effetti molto più devastanti di quanto ci si aspetti.

Selfie a mare
Fotografia di Mikhail Nilov via Pexels

A subire il danno vero non sono solo le grandi mete, già vittime del turismo di massa. A questo proposito, se ti va di approfondire, ti lascio un articolo che parla dei danni dell’overtourism. A mio avviso, il colpo più duro lo incassano quei luoghi che, senza i social, sarebbero rimasti per pochi fortunati. Il social turismo è un fenomeno capace di influenzare le masse, di danneggiare l’ambiente e la cultura di un luogo, di creare stress per le comunità ospitanti e problemi per chi quel luogo lo visita. Tutto alla portata di una visualizzazione!

Recensioni e feedback

Turismo e social network sono strettamente connessi quando parliamo di recensioni. Sono tante, infatti, le piattaforme che permettono ai viaggiatori di lasciare recensioni e valutazioni su hotel, ristoranti, attrazioni turistiche e molto altro (TripAdvisor, Yelp e Google Reviews, solo per citarne alcune). Questi feedback diventano cruciali per altri potenziali turisti, immaginando che si dovrebbero basare sulle esperienze obiettive di chi quel posto lo ha vissuto. Pensi che sia sempre così? Ti sei mai chiesto dove inizia e finisce il grado di obiettività di ognuno di noi?

Sono un grande fruitore dei feedback e delle recensioni in generale. Ormai non prenoto una camera senza prima dare uno sguardo a cosa scrivono gli altri viaggiatori. Con il tempo, però, ho capito che questa pratica, se non interpretata accuratamente, può diventare un’arma a doppio taglio.

Quando si tratta di recensire un luogo, il nostro grado di obiettività vacilla sensibilmente, specialmente se qualcosa non è stata di nostro gradimento. Sia chiaro, è solo una mia idea, ma non mi scorderò mai di una recensione che lamentava il troppo chiasso delle cicale (pernottai vicino a una foresta cambogiana). O ancora di quel ragazzo che non ha trovato un’adeguata assistenza dalla reception perché nella sua camera c’era un geco (in questo caso mi trovavo in un ostello nelle risaie di Bali). Quanto pensi si possa essere obiettivi quando parliamo di social media e turismo?

Instagram effects

Con l’ascesa di Instagram (probabilmente il social più estetico di tutti), immagini e video sono riusciti a cambiare il modo in cui le persone scoprono, pianificano e vivono le destinazioni. Instagram effects si riferisce all’impatto significativo che Instagram ha sul turismo e sui viaggiatori. Questo concetto è capace di far scoprire e, di conseguenza, mobilitare migliaia di persone verso una determinata destinazione.

Selfie a mare
Fotografia di Min An via Pexels

Le comunità social è stata in grado di coniare il termine instagrammabile! Alcune destinazioni e attività sono diventate popolari perché “fotogeniche” o adatte a essere condivise su Instagram. Questo ha portato all’ascesa del concetto di “turismo instagrammabile“, dove l’estetica e la condivisione sui social diventano parte centrale dell’esperienza di viaggio.

Ti è mai capitato di recarti in un luogo e di non riconoscerlo perché la foto social era modificata? L’uso di filtri e la modifica delle foto spesso creano una rappresentazione non veritiera della destinazione. Ovviamente, la tecnica di rendere un’immagine più appetibile risale a molto prima dei social, ma se consideriamo che Instagram è un social che si basa principalmente sulle foto e sull’estetica, quanto grande diventa il danno?

turismo e social network: Huang Xi waterfall
Huang Xi Waterfall – Laos

Ammetto che anche io sono stato colpito dall’Instagram effect, e senza quell’hashtag saggiamente posizionato non avrei mai scoperto dei luoghi stupendi. Allora mi chiedo: esiste un compromesso?

Social media per il turismo

Un lato positivo in tutto questo esiste, soprattutto se pensiamo a quelle località che di turismo ne hanno davvero bisogno perché magari è l’unica entrata per la sopravvivenza. Molti luoghi, grazie all’utilizzo dei social media, sono riusciti a recuperare quell’hype smarrito.

Il Lago di Braies, ad esempio, è tornato a essere una destinazione popolare per i turisti grazie alle splendide immagini condivise sui social. Santorini, anche se già famosa, ha visto un aumento delle visite grazie alle sue iconiche case bianche con tetti blu, perfette per Instagram.

Santorini e tetti blu
Fotografia di Jimmy Teoh via Pexels

Angkor Wat, il sito cambogiano, è stato reso ancora più famoso dai viaggiatori che condividono le loro esperienze sui social, mostrando la bellezza dei suoi templi antichi. Matera, la cittadina in Basilicata, ha guadagnato ulteriore popolarità anche grazie alla promozione sui social media, attirando visitatori interessati alla sua architettura unica al mondo.

Il social turismo ha avuto anche effetti positivi nel rendere le destinazioni più accessibili e visibili a un pubblico globale, ispirando viaggiatori a esplorare luoghi meno conosciuti. Ha facilitato la condivisione di esperienze autentiche, offrendo consigli pratici nella pianificazione del viaggio. Inoltre, ha dato alle comunità locali l’opportunità di promuovere le loro culture e attrazioni uniche, favorendo lo sviluppo economico e la valorizzazione delle tradizioni culturali.

Questi esempi dimostrano come turismo e i social media, se usati adeguatamente, possano avere un impatto significativo, promuovendo luoghi unici e contribuendo alla loro riscoperta o consacrazione come mete turistiche imperdibili.

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