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Fotografia di Anna Berdnik via Unsplash

Istanbul parte asiatica: scopri l’anima nascosta della città

Indice

Quando si pensa a Istanbul, vengono subito in mente la Moschea Blu, la Basilica Cisterna, il Palazzo Topkapi… tutti luoghi straordinari, ricchi di storia e di fascino, senza dubbio.
Oggi, invece, ti invito a esplorare un lato diverso di Istanbul.
Un’Istanbul più autentica, lontana dai classici itinerari turistici.
Quella fatta di caffè affacciati sul marearte di stradavicoli colorati e parchi silenziosi, dove è ancora possibile assaporare la vita quotidiana turca, con il suo ritmo lento e le sue atmosfere sincere.

Come arrivare nella parte asiatica di Istanbul

Esistono due modi per raggiungere la riva asiatica di Istanbul.
La prima opzione consiste nell’atterrare direttamente all’Istanbul Sabiha Gökçen Airport (LTFJ), il principale aeroporto della zona asiatica. Questa opzione è la più comune per chi arriva dal Sud-est asiatico o da altre grandi città internazionali, poiché l’aeroporto è ben collegato proprio con questa regione.

Il secondo modo — e il più probabile se arrivi dall’Italia — è atterrare all’Istanbul Airport – İstanbul Havalimanı IST (il nuovo aeroporto internazionale situato sul lato europeo). Da lì, per raggiungere la sponda asiatica, basta prendere un traghetto e navigare per qualche minuto sullo stretto del Bosforo, un’esperienza già di per sé affascinante.

porti principali del lato europeo, da cui partono i vapur sono:

  • Eminönü – uno dei più centrali, vicino a Sultanahmet e al Ponte di Galata.
  • Karaköy – accanto a Galata, molto usato e ben collegato.
  • Beşiktaş – più a nord, comodo se ti trovi nei pressi di piazza Taksim o Ortaköy.
  • Kabataş – situato vicino a Dolmabahçe, un nodo importante per i collegamenti marittimi.

Sul lato asiatico:

i traghetti per Istanbul, lato asiatico, partono da:

  • Kadıköy – vivace, giovane, con collegamenti frequenti verso Karaköy, Eminönü e Beşiktaş.
  • Üsküdar – più vicino a Eminönü, con traversate molto brevi e frequenti.
  • Harem – meno turistico, ma operativo.

Orari Generali: I traghetti a Istanbul operano generalmente dalle 7:00 del mattino alle 21:00 di sera. Tuttavia, gli orari possono variare a seconda della linea specifica e del periodo dell’anno. È sempre consigliabile verificare gli orari specifici presso i moli o consultando il sito ufficiale della compagnia di traghetti Şehir Hatları. ​Orario ufficiale

Variazioni nel Fine Settimana e nei Giorni Festivi: Durante i fine settimana e i giorni festivi, i servizi di traghetto possono subire variazioni negli orari, con corse aggiuntive o ridotte. È importante consultare gli orari aggiornati prima del viaggio. ​

Servizi Notturni: I servizi di traghetto notturni sono limitati e non coprono tutte le linee. Ad esempio, alcune linee, come quella tra Kadıköy e Karaköy, operano fino a tarda sera, ma non sono disponibili durante tutta la notte. È consigliabile verificare la disponibilità di traghetti notturni prima del viaggio.

Attraversare il Bosforo: un traghetto tra due mondi

Quasi tutti i collegamenti tra le due sponde di Istanbul — quella europea e quella asiatica — sono serviti dalla compagnia pubblica Şehir Hatları, affiancata da operatori privati. Attraversare il Bosforo in traghetto non è solo un modo per spostarsi: è un piccolo viaggio nel viaggio, tra acque che dividono e uniscono al tempo stesso.

Vista su un traghetto sul Bosforo
Bosforo Istanbul
Istanbul parte asiatica

Ti consiglio di acquistare l’Istanbul City Card, una carta ricaricabile valida su tutti i mezzi pubblici (compresi metro, tram e traghetti) e comprensiva di 10 passaggi. Costa circa 220 lire turche, cioè 7 euro, e permette di spostarsi in piena libertà.

Una corsa singola in traghetto costa 38,11 lire turche. Al cambio attuale, ciò equivale a circa 1,17€. e dura in media una ventina di minuti. Ma già dopo pochi istanti ci si accorge che il tragitto in sé è parte dell’esperienza

Cosa vedere nella parte asiatica di Istanbul

La parte asiatica di Istanbul non è fatta per chi ha fretta. Qui non si corre da una basilica a una moschea con la guida in mano, ma ci si infila in una stradina di Kadıköy solo perché profuma di caffè buono. Ci si ferma davanti a un muro coperto di street art e lo si osserva perché in fondo anche quello è un modo per capire una città.

La gente passeggia senza meta tra le librerie di seconda mano, i mercatini improvvisati e i negozi che vendono dischi, tè sfuso e cose che non sapevi di voler comprare. E quando ti ritrovi a Moda, non sai bene come ci sei arrivato, ma va bene così. Ti siedi su un muretto vista Bosforo, ordini un Çay e guardi la vita scorrere.

Poi c’è Üsküdar, che sembra sempre sul punto di sussurrarti qualcosa. Ha moschee silenziose come la Şemsi Pasha, che si affaccia direttamente sul mare, e scorci che sembrano usciti da un romanzo ottomano. Ogni tanto spunta una chiesa armena o greco-ortodossa nascosta tra i vicoli, come la Surp Takavor, che convive tranquilla con il caos urbano attorno.

E se ti perdi, che succede? Succede Kuzguncuk. Un quartiere che sembra un villaggio dentro la città. La prima volta che ci sono andato, mi sono perso tra le sue stradine e ho scoperto un piccolo mercato locale, dove ho assaggiato quintali di dolci fatti in casa e ho chiacchierato con i venditori, che mi hanno raccontato la storia del quartiere. Case basse, alberi, gatti ovunque. Gente seduta fuori dai bar, forni che sfornano borek e pane caldo, botteghe piene di oggetti curiosi. È quel posto che non avevi segnato sulla mappa, ma ti entra dentro piano piano.

La Istanbul asiatica è così: non ti prende per mano, ti lascia libero. Niente monumenti obbligatori, niente “da vedere assolutamente”. Qui si ascolta, si osserva, si assaggia.

Kuzguncuk e Üsküdar: spiritualità e moschee con vista

Sono certo che la prima cosa che ti colpirà di Kuzguncuk saranno i suoi colori vivaci. Qui tutto sembra essersi fermato in una piccola Parigi degli anni ’20, tra caffè intimi, tavole calde e forni artigianali a ogni angolo. Il quartiere è raccolto, ma basta una manciata di passi per sentirsi subito di buon umore. Concediti una pausa: assapora con lentezza la mattina, magari con un croissant ancora caldo o una fetta di baklava che profuma di miele e pistacchi.

io di fronte un palazzo a Kuzguncuk
palazzi colorati a Kuzguncuk in Turchia
Palazzo - caffetteria a Kuzguncuk

Cosa ho amato di più a Üsküdar? Praticamente tutto. Come la vicina Kuzguncuk, Üsküdar si può visitare in poche ore, ma a differenza di quest’ultima, le cose da fare qui sono davvero tante. Immancabile una visita alle moschee che affacciano sul Bosforo: tra tutte, Şemsi Paşa e Mihrimah Sultan, le mie preferite. Da questa parte del mare, anche le moschee sembrano avere un sapore diverso — più intimo e intenso.

Üsküdar - Turchia - foto di Una scalinata
Üsküdar centro città
Üsküdar  - Turchia - Moschea

Da non perdere anche una passeggiata tra le bancarelle del mercato del pesce e uno sguardo alla suggestiva Torre di Leandro (Kız Kulesi), quella che si osserva dal battello mentre si naviga lungo questo tratto del Bosforo. Infine, prenditi una pausa nei classici çay bahçesi (giardini del tè): sorseggiare un tè turco con vista sul mare è uno dei momenti più belli da vivere a Üsküdar.

Kadıköy e Moda: creatività, arte e vita bohémien

In assoluto le mie due cittadine preferite sulla sponda asiatica. Moda, per essere precisi, non è un quartiere, ma viene definita come una piccola diramazione di kadikoy.

Tellalzade Sokak (o Tellalzade Street) è una piccola via, lunga non più di qualche decina di metri, ma dal fascino incredibile. Mi ci sono imbattuto per caso, durante uno dei miei giri con il telefono in modalità offline — e ho scoperto un piccolo mondo antico. Qui si nascondono botteghe di collezionisti d’arte, negozi di libri usati e negozietti di antiquariato dal sapore retrò. L’ho percorsa avanti e indietro per ore, alla ricerca di un “non so cosa”.

io a kadikoy riflesso in uno specchio vintage
Negozio di vinili a Kadikoy - Turchia
Kadikoy - Turchia - negozio di dischi vintage

Il lungomare di Moda è, senza esagerare, uno dei più belli che abbia mai visto. Passeggiare qui ha un sapore speciale: da un lato, lunghi prati verdi dove si chiacchiera, si prende il sole, si gioca o si fa sport; dall’altro, un mare calmo che riflette la luce del sole, spesso caldo anche fuori stagione.

Vista sul molo lungo mare di Moda
Lungomare di Moda, vista sulla passeggiata
Giardini di Moda

Nel fine settimana questo tratto di costa si anima: famiglie, coppie, gruppi di amici… tutti sembrano trovare il proprio angolo di pace. È il luogo perfetto per rallentare, respirare e sentirsi parte della città.

Itinerario Istanbul asiatica: un giorno sulla sponda meno turistica

Mattina a Üsküdar, pomeriggio a Kadıköy, tramonto a Moda

Se hai solo un giorno per visitare la parte asiatica di Istanbul e vuoi vivere un’esperienza autentica senza correre troppo, ti consiglio di escludere Kuzguncuk, dall’itinerario per poter dedicare più tempo alla scoperta degli altri quartieri. Kuzguncuk è un angolo incantevole di Istanbul, ideale da includere in un itinerario di due giorni, quando si ha modo di esplorare con più calma.

Detto ciò, nulla vieta di visitare tutti e quattro i quartieri asiatici di Istanbul anche in una sola giornata: dipende tutto dal ritmo che vuoi tenere e da cosa ti interessa vedere di più. Il mio consiglio, però, è questo itinerario equilibrato per un giorno nella parte asiatica della città:

  • Üsküdar – punto di partenza della mattina: visita la Moschea di Mihrimah Sultan, passeggia sul lungomare e gusta una colazione vista Bosforo.
  • Kadıköy – raggiungibile in pochi minuti con il Marmaray o un traghetto locale. Qui ti aspettano street art, mercatini, librerie e piccoli locali.
  • Moda – concludi la giornata tra parchi verdi, uno stupendo lungomare che affaccia sul mare e una vista spettacolare al tramonto.

Piccola chicca: per rientrare a Istanbul città, ti consiglio di prendere il traghetto direttamente dal molo di Moda. Con un po’ di fortuna, potrai assistere al tramonto che cala sul Bosforo: ti assicuro che è un’esperienza stupenda.

Ti lascio una mappa di Istanbul per orientarti facilmente: un itinerario nella parte asiatica pensato per toccare i quartieri più autentici in una sola giornata.

Istanbul alternativa: esplorare con lentezza

La parte asiatica di Istanbul è meno turistica rispetto a quella europea. Tendenzialmente, chi giunge in città concentra la propria visita sulle grandi attrazioni: la Moschea Blu, la Basilica Cisterna… tutti luoghi stupendi e dal fascino incredibile, sia chiaro. Ma se cerchi la vita vera, un luogo più intimo, allora sarà necessario navigare a sud-est del Bosforo.

Visitare la parte asiatica di Istanbul è qualcosa che consiglio a chiunque: meno frenetica e più autentica, fatta di mercati, caffè e vita di quartiere. È ciò che rende l’esperienza a Istanbul davvero completa.

Dove mangiare nella parte asiatica di Istanbul

Ammetto che, quando sono atterrato in terra turca, non ero affatto a conoscenza della loro ricchissima tradizione culinaria e dolciaria. Provenendo dal Sud-est asiatico, pensavo che i piatti tipici fossero pochi e semplici. E invece mi sono dovuto ricredere dopo appena pochi passi tra i profumi di strada.

Grazie alla sua posizione geografica unica al mondo, la Turchia è un ponte naturale tra Europa e Asia, tra Mediterraneo e Medio Oriente. Questa fusione culturale si riflette pienamente nei suoi sapori: intensi, vari e profondamente autentici. A Istanbul, è possibile trovare di tutto: formaggi e salumi artigianali, olive di ogni tipo, carni pregiate e pesce sempre fresco. In pratica, mangiare qui significa aprire una finestra su mille tradizioni diverse.

dolciumi al Kadıköy Market
bancarella di frutta al Kadıköy Merket
Mercato di Kadıköy - Istanbul

Nella sponda asiatica, mi sono fermato al mercato di Lokanta, nel cuore di Kadıköy. Qui è possibile soddisfare ogni gusto — e ogni budget — troverai i migliori ristoranti di Istanbul e i caffè tipici turchi, senza mai sacrificare la qualità.

Quando ti trovi a Kadıköy, non puoi perderti la varietà di street food che caratterizza questa zona: dal dürüm (piadina turca) al kumpir (patata ripiena), scoprirai cosa mangiare nella parte asiatica di Istanbul. Un’esperienza culinaria che riflette perfettamente lo spirito autentico di questi quartieri.

Se dovessi consigliarti tre specialità da non perdere, sarebbero queste:

  • Döner kebab: un grande classico dello street food turco, veloce ma sorprendentemente appagante. Ti consiglio di provare anche la versione nel panino, il döner ekmek : se la fame chiama è la scelta giusta.
  • Simit: l’anima croccante delle mattine di Istanbul, semplice e ovunque, come un buongiorno che non stanca mai. Lo trovi praticamente ad ogni angolo della città: riconoscerai i venditori dai caratteristici carretti.
  • Balık ekmek: una vera sorpresa urbana, capace di unire tradizione e spirito marinaro in un solo morso. Per me, è stata la scoperta più inaspettata: un piatto che racconta il mare nel cuore pulsante della città.
vista su un Simit - Street food turco e sfondo una città Turca
Balık ekmek - piatto tipico della Turchia
döner ekmek

Oltre alla qualità altissima dei prodotti utilizzati, mangiare nella parte asiatica di Istanbul costa anche di meno: essendo questa zona meno turistica, mediamente si risparmia circa il 30-40% per piatto rispetto alla parte europea — e non è affatto male!

Cosa preferisci: caffè o tè turco con vista mare?

Per bere qualcosa di buono e lasciarti rapire dalla tranquillità del luogo, ti consiglio assolutamente una sosta alla libreria-molo di Moda.
Ci sono capitato per caso, mentre aspettavo il traghetto per rientrare, e ne sono rimasto incantato! Un’atmosfera unica, che emana pace e serenità come pochi altri posti a Istanbul.

Molo di Moda - Turchia, vista sul mare
Vista dall' Interno della libreria - molo di Moda - Turchia
Libreria Molo

Questa libreria è anche uno spazio di coworking gratuito, perfetto per chi ama lavorare in silenzio, leggere un buon libro o semplicemente sorseggiare un caffè con vista sul mare. Per me, è uno dei luoghi imperdibili a Moda

Un esperienza lenta fatta di cose semplici, una vista spettacolare su Sultanahmet e la penisola europea.

Istanbul parte asiatica, cosa fare: vita notturna e locali tipici

Locali nascosti e concerti indie a Kadıköy

Se ti chiedi cosa fare nella parte asiatica di Istanbul, Kadıköy è una tappa obbligata. La zona è piena di piccoli locali nascosti, bar con musica indie e concerti dal vivo quasi ogni sera. Tra i più amati ci sono il Karga, un bar su più piani dall’anima calda e l’Arkaoda, storico locale con dj set e live session immerso in un’atmosfera retrò. Niente fronzoli, solo buona musica, drink fatti bene e vibrazioni rilassate. La vita notturna di Istanbul in versione alternativa parte da Kadıköy, tra chiacchiere, risate e suoni che arrivano dalla strada.

Il ritmo lento di Moda la sera

le cose da fare nella parte asiatica di Istanbul la sera sono tante, Il mio consiglio, però, è di spostarsi verso Moda, il quartiere più giovane e bohémien. In questa piccola diramazione affacciata sul mare si trovano tanti locali raccolti, accoglienti, dall’atmosfera calda e informale. A Moda puoi bere ottimi drink, ascoltare artisti di strada o musica dal vivo, e lasciarti trasportare da un ritmo lento e rilassato, fatto di chiacchiere, risate e buon vino.

Consigli utili per visitare Istanbul zona asiatica

Come muoversi tra i quartieri asiatici:

Sono un amante delle lunghe camminate: a mio avviso, spostarsi a piedi è il modo migliore per visitare una città. A Istanbul, però, devo ammettere di aver incontrato non poche difficoltà.

Oltre al fatto che la città è in gran parte collinare (e non mi riferisco solo a Istanbul zona asiatica), le distanze tra i luoghi d’interesse sono davvero importanti. Quelli che sulla mappa possono sembrare quartieri vicini, nella realtà si rivelano ben più distanti del previsto. Quindi, calcola bene i tempi… e, se serve, non esitare a chiamare un taxi!

Sim e connessione

Per visitare la zona asiatica senza ansie da connessione – e il consiglio vale in realtà per tutta la Turchia – ho deciso di utilizzare una eSIM Sally I costi per la connessione in Turchia sono infatti piuttosto alti rispetto alla media asiatica: 10 GB di dati per un turista possono costare tra i 25€ e i 30€, e in aeroporto i prezzi possono salire ulteriormente. Con Sally, invece, sono stato connesso sin dal primo minuto, senza stress e con un piano dati molto più conveniente.

Moneta e pagamenti:

La moneta locale è la lira turca, ma vale la pena sapere che da questa parte d’Asia si può pagare quasi tutto con la carta. Lo dico perché in molti altri Paesi asiatici l’uso della carta è ancora raro e, quando accettata, capita spesso che venga applicata una commissione, a volte anche del 5%.

Cosa evitare:

Contrattare a Istanbul non è così semplice. Anche se il mood asiatico si percepisce, forse per l’influenza europea o semplicemente per abitudine, da questa parte del Bosforo è raro riuscire a ottenere uno sconto. Il mio consiglio è di provarci comunque ma sempre con gentilezza. Se non funziona, lascia perdere, non insistere e prosegui.

Quando andare a Istanbul: Il periodo migliore

Premetto che la città a mio avviso, ha il suo fascino ad ogni stagione, ma il periodo migliore dipende dalle tue preferenze. Ecco una panoramica:

  • Primavera (Marzo – Maggio): Clima mite, fiori nei parchi e possibilità di esplorare all’aperto senza caldo eccessivo.
  • Estate (Giugno – Agosto): Atmosfere vivaci e caldo intenso. La zona asiatica è più tranquilla rispetto al lato europeo, ma i traghetti possono essere affollati.
  • Autunno (Settembre – Novembre): Temperature piacevoli e tramonti spettacolari. Un’ottima stagione per visitare.
  • Inverno (Dicembre – Febbraio): Tranquillità, meno turisti e prezzi più bassi. Tuttavia, il clima può essere freddo e piovoso. Durante il mio viaggio a fine marzo, ho trovato molta pioggia, ma anche alcuni giorni di sole, con temperature serali che scendevano a 4 gradi.

Perché visitare la parte asiatica di Istanbul

Ammetto che, quando sono atterrato a Istanbul, le mie aspettative erano un po’ crollate. Come quando qualcuno ti consiglia una serie TV: potrebbe essere la più bella di tutte, ma se non l’hai scelta tu, il giudizio cambia. Istanbul mi era stata descritta come una delle città più affascinanti del mondo, una visione che ho condiviso solo in parte, ma questo finché la mia visita è rimasta confinata alla sponda europea, dove, complice anche la fine del Ramadan, milioni di persone affollavano le strade principali.

Successivamente, trascorsi alcuni giorni, ho deciso di visitare la parte asiatica di Istanbul. Non che sia priva di turisti, certo, ma è decisamente più tranquilla e a misura d’uomo. Qui, tutto sembra più semplice, meno frenetico e profondamente radicato nella vita quotidiana. Attraversare il Bosforo mi ha fatto ricredere sulla città, rivelandomi un fascino diverso che ancora non avevo compreso pienamente.

Questa esperienza mi ha fatto capire come la parte asiatica di Istanbul sia un angolo spesso ignorato dai turisti, ma ricco di scoperte autentiche. Passeggiando tra i quartieri meno turistici e il cibo da strada che profuma nell’aria, ho iniziato a comprendere un lato diverso della città. La parte asiatica, pur essendo meno affollata, riesce a trasmettere una sensazione di intimità che la sponda europea non offre altrettanto.

Ciò nonostante, non credo che la parte asiatica sia migliore di quella europea. Le due zone sono simili, ma al tempo stesso tanto diverse, e credo che entrambe lavorino in armonia per creare un equilibrio perfetto, dando così vita a Istanbul per come la conosciamo: una delle città più affascinanti e cosmopolite al mondo.


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